Il progetto fu approvato ma la residua disponibilità di fondi rispetto a quanto già investito nelle altre fasi del progetto, non permetteva la realizzazione di tutte le infrastrutture previste nella proposta e mi obbligò a riconsiderare il layout del ristorante, e procedere alla costruzione di solo tre dei bungalow più capienti, contando sul fatto che la struttura in fase di esercizio, avrebbe poi potuto autofinanziarsi con i proventi della sua attività.
Come già accennato il dettato "costruzione a KM zero" si è materializzato con l'uso di tecnologie e materiali sostenibili, che tradotto in pratica ha significato recuperare e usare il saper fare della gente di qui con quello che c'era a disposizione.
L'obiettivo del progetto è stato quello di suggerire o mettere in evidenza la bellezza insita nella natura e nella lavorazione di certi materiali, attraverso nuove tipologie di uso o assemblaggio.
Questa filosofia si è tradotta in edifici in cui pilastri e strutture portanti sono realizzate con tronchi di "Simbirre" legno durissimo e inattaccabile alle termiti, disponible nelle vicine foreste, viene liberato dalla corteccia, smerigliato come ferro per portare in luce il bel colore giallo del suo strato più esterno, assemblato con l'uso di barre filettate e bulloni perchè inpenetrabile ai chiodi.
Le coperture di paglia, selezionata e raccolta dalle comunità residenti nella savana solo in certi periodi dell'anno, sono realizzate con la tecnica del "thatched roof" un modo di trattare il manto di copertura simile alla tessitura di un tappeto.
I mazzetti di paglia con lunghezza di oltre un metro, vengono prima pettinati, poi "cuciti" uno ad uno alla struttura secondaria del tetto, il vello superiore della copertura viene battuto e rasato fino ad ottenere una superficie regolare che la patina del tempo scurirà decolorandolo fino a dargli un caratteristico riflesso argenteo.
La pietra escavata e spaccata manualmente fino alla dimensione della ghiaia, la sabbia, stuoie, la fornitura di piante fiori ecc... questo mosaico di materiali e saperi tradizionali a volte arcaici conservati nella manualità di questa gente sono stati alla fine i veri autori di questo progetto.